Quando ero piccolo andavo a giocare al parco. Prendevamo lo scricciolo con gli occhiali dicevamo: “Tu vai in porta”.Così si poteva tranquillamente invitare gli avversari a calciare piano “Non vorrai mica rimpergli gli occhiali?”.
Ma chi ha detto che montature e sport non vanno d’accordo? Chiedete al dottor Edwin Moses. Edwin si laurea in fisica e corre i 400 metri ostacoli, e li corre pure forte. Ipersensibile alla luce indossa spesso un paio di occhialoni e le sue montature cambiano con le mode dal 1977 al 1987 periodo in cui vince 122 gare consecutive.
Se avete mai giocato a basket avrete sentito parlare del “gancio cielo”, beh questo colpo è stato creato da Kareem-Abdul Jabbar centro dei Lakers schiacciasassi e recordman di punti della NBA. Con le sue spesse lenti e il suo talento ha guidato la franchigia californiana a 5 titoli NBAdal 1980 al 1988, forse non ci vedeva bene, ma il canestro lo vedeva benissimo…
Scendeva in campo con piccole lenti da professoressa di scienze Martina Navratilova, tennista statunitense di origine cecoslovacca capace di trionfare in 59 prove dello Slam tra singolare, doppio e doppio misto. L’ultima vittoria in uno Slam di Martina è arrivata nel 2006 a quasi 50 anni nel doppio misto degli US Open, sempre con i suoi occhialetti sul naso.
La mini-rassegna di sportivi con occhiali si chiude con il pittbull Edgar Davids, inizia la carriera senza lenti nell’Ajax e nel Milan, poi alla Juventus, a causa di un glaucoma comincia a indossare gli occhiali. È il primo giocatore di calcio a scendere in campo con le lenti e ovviamente la Nike coglie al volo l’occasione per griffare la speciale montatura.
Insomma, la prossima volta che giocate al parco pensateci due volte prima di mettere in porta quello con gli occhiali, perché potrebbe essere quello che vi fa vincere la partita…
Ale Canevolante Secchi